Laicità e una nuova Festa del Tricolore

Laicità e una nuova Festa del Tricolore

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Vorrei proporre due riflessioni, una sulla laicità e una sul senso del giorno del Tricolore.
Sottoscrivo l’appello di Iniziativa Laica che solleva una questione molto importante: In Italia c’è un deficit di laicità. Trovo molto discutibile la scelta del Comitato Primo Tricolore, non dell’amministrazione comunale, di chiamare il Vescovo Massimo Camisasca in Sala del Tricolore ad affermare i valori della Costituzione e Repubblicani tra i quali laicità, autodeterminazione, pluralismo il 7 Gennaio, giorno del Tricolore.
L’Italia è uno stato laico. Ma la laicità italiana, negli ultimi anni, ha registrato pesanti passi indietro, accumulando un grave ritardo rispetto agli altri paesi europei. Il compito è di colmare questo divario. I laici impegnati in politica, di tutti i partiti, non devono avere timore di esprimersi.
Dice bene il senatore PD Sergio Lo Giudice: “ogni reticenza su questi temi segna un’abissale distanza da quell’area democratica e progressista europea a cui dobbiamo tutti fare riferimento.”
I partiti, e mi riferisco in particolare al mio, hanno sviluppato motivazioni ambigue quando si ha a che fare con i diritti civili: timori di perdere consenso nell’area cattolica, soggezione culturale della cultura di radice socialcomunista sui temi bioetici e di morale familiare, pressioni delle gerarchie vaticane sui luoghi della deliberazione politica. In poche parole: assenza di laicità. Senza cattolici italiani non avremmo avuto il divorzio e l’aborto in questo paese, non cadiamo nell’errore di considerare le persone e le comunità come un corpo unico. Ci sono pluralismo, democrazia e progressismo nella Chiesa.
La seconda riflessione è una proposta: facciamo della giornata del Tricolore una festa di tutti, e non una passerella riservata esclusivamente ai rappresentanti delle istituzioni. Rivediamola per renderla una festa di popolo e non solo una celebrazione. Si riparta dai valori dei patrioti che si riunirono a Reggio Emilia nel 1797, valori di libertà, uguaglianza, fraternità. Valori che guidarono dal risorgimento fino alla resistenza, valori che oggi devono tornare ad essere attuali e non dimenticati.
Discutiamo, e non spieghiamo, con i giovani miei coetanei. Non si tratta solo di storia passata, parole come Laicità e Repubblica sono da fare proprie per renderle attuali più che mai. Ci vediamo in Piazza Prampolini alle 10,30 per gli onori alla Bandiera, coccarda tricolore sul petto.

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