Due riflessioni sul voto alle regionali

Due riflessioni sul voto alle regionali

Alle elezioni regionali di domenica gli elettori hanno mostrato a Matteo Renzi cartellino giallo e alla screditata partitocrazia italiana il cartellino rosso, disertando in massa le urne. Trionfa invece Matteo Salvini, che ora può chiedere la leadership nel centrodestra, ma non sfonda al sud. Questa l’analisi per Internazionale dell’austriaco Gerhard Mumelter che vin consiglio di leggere.
Altra riflessione invece è quella di David Allegranti che pone la discussione sul bisogno che ha il PD e Renzi di classe dirigente e sulla lontananza del centro dalle periferie. I nostri elettori non condividono i candidati locali schierati e i programmi presentati.  Vinciamo bene dove non schieriamo candidati bollati come renziani doc, vedi Toscana, Puglia e Campania e dove abbiamo programmi di governo non tendenti con quello delle larghe intese che abbiamo al nazionale.  Serve una classe dirigente alternativa agli yes man fotocopia di Renzi e riportare il PD nel proprio alveo, quello del centrosinistra.
 
 

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