La disumanità è Legge

La disumanità è Legge

L’articolo firmato da tutta la maggioranza di Sala del Tricolore di condanna al decreto sicurezza bis. 

Il Decreto Sicurezza bis è legge. Voluto dalla maggioranza del Governo crea non pochi problemi al soccorso in mare e criminalizza l’immigrazione e la povertà come mai prima d’ora. Come gruppo di maggioranza in Sala del Tricolore (PD, Reggio E’, Immagina Reggio, Più Europa) siamo intervenuti con questo scritto congiunto per esprimere la nostra contrarietà al decreto approvato da Lega e M5s.

Da oggi la disumanità è Legge  

Ieri si è consumato uno dei passaggi più vergognosi della storia repubblicana italiana: grazie alla protervia della Lega e alla connivenza del M5S il DL sicurezza bis è diventato Legge dello Stato con 160 voti favorevoli. In violazione del diritto internazionale, della Costituzione e in spregio ad ogni senso di umanità, non solo prosegue la criminalizzazione dell’immigrazione e delle povertà iniziata col precedente decreto sicurezza, ma persegue penalmente chi salva vite in mare e prevede una repressione del dissenso che configura lo Stato di polizia.

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Il DL sicurezza Bis si concentra su 3 temi: i migranti, le manifestazioni sportive e gli assembramenti in luogo pubblico o APERTO AL PUBBLICO, potenziando i poteri del ministro e della polizia. Nelle considerazioni iniziali della legge sulla sicurezza di questo Paese, nulla si dice sulla lotta alla criminalità organizzata e la sicurezza dei magistrati.

5 articoli su 18 si concentrano sul SOCCORSO in mare, con azioni di potenziamento della figura del ministro dell’interno e sanzioni pesanti a chi soccorre i migranti in mare; gli altri articoli danno maggiori poteri alle forze dell’ordine ad intervenire non solo in luogo pubblico ma anche in “luogo aperto al pubblico”, intervenire se una persona tiene il cappuccio, resiste o lancia petardi. 

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Esprimiamo la nostra disapprovazione, il nostro sconcerto e proviamo vergogna per quanto è stato approvato ieri e da oggi sarà Legge. 

Certi che soccorrere vite umane in mare non  possa essere reato. Manifestare ed esprimere liberamente la propria opinione siano valori costituzionali che connotano la storia civile e democratica del nostro Paese.

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Siamo a fianco della società civile che in queste settimane si è mobilitata e ha espresso in varie forme il proprio dissenso al Dl sicurezza bis.

Siamo con il Tavolo Asilo Nazionale, di cui fanno parte alcune delle principali organizzazioni impegnate nell’accoglienza, come le Acli, la Comunità di Sant’Egidio, il Cnca, il Centro Astalli, la Comunità Papa Giovanni XXIII

Siamo con don Ciotti che afferma che si tratta di restringere sempre più l’area dei diritti e dunque della civiltà nel più totale disprezzo di trattati internazionali, capisaldi della civiltà occidentale, di carte che hanno inaugurato la stagione della pace, della democrazia e dei diritti come la Convenzione di Ginevra sui rifugiati e l’articolo 10 della nostra Costituzione sul diritto di asilo da garantire allo straniero.

Siamo con il forum del III settore stanco di essere oggetto di sospetti, perché, ingenerare sospetti e diffidenze verso questo mondo, ha come unico effetto quello di mettere a rischio la coesione sociale delle nostre comunità e consumare l’imponente patrimonio di impegno civico costruito ogni giorno dall’azione, spesso volontaria, di milioni di cittadini. 

Siamo con la Conferenza degli Istituti Missionari Italiani (CIMI) che ritiene immorale questa legge che va contro i principi della nostra Costituzione ed è con grande evidenza contrario alle leggi internazionali che impongono di salvare la vita di chi in mare è in pericolo di morte. La ritiene immorale perché criminalizza i soccorritori volontari che salvano vite umane e avrà come effetto reale che le persone da salvare non potranno più essere soccorse, rischiando così di morire annegate, un crimine abominevole.

Siamo con la diocesi di Cerreto Sannita, Telese e Sant’Agata de Gotti nel Beneventano che non è rimasta in silenzio e si è rivolta ai suoi senatori della Repubblica Italiana, chiedendo alla loro coscienza di non convertire in legge un decreto che criminalizza chi effettua opera di ricerca e salvataggio in mare”.

Siamo con l’Anpi, che ha chiesto agli eletti a Palazzo Madama di non votare il decreto perché contrasta gravemente con la civiltà del nostro Paese e peggiora radicalmente il livello reale di sicurezza dei cittadini ravvisando il rischio di stato di polizia che ben conosce.

Siamo con Pax Christi e il suo portavoce che ci ricorda che la disumanità sta diventando legge e, invano, ha sperato in un sussulto di umanità da parte di chi, è stato chiamato a votare un decreto che condanna, anzi inasprisce le pene per chi salva vite in mare, chiedendo loro di  «restare umani».

Siamo con Gino Strada che intravede nel decreto “una forma di razzismo e di fascismo. Ed è sicuro che questo decreto non passerà senza conseguenze e che porterà sofferenze in più per un sacco di gente perché si restringe di fatto la possibilità di aiutare le persone”. 

Siamo con Legambiente Sicilia e con le associazioni del territorio che chiede con insistenza a questo Governo, fino ad ora volutamente assente ai tavoli europei, di trattare con la Commissione Europea la realizzazione di corridoi umanitari per evitare le pericolose traversate nel Mare Mediterraneo,  di chiudere i lager libici,  di aumentare i fondi per la cooperazione e lo sviluppo , di bandire le esportazioni di armi nei paesi in conflitto.

Non è quindi una questione di destra o di sinistra, la questione è molto più seria.

Noi stiamo con la società civile con il volontariato e la gratuità che mostrano il lato dell’uomo che non è lupo per gli altri uomini.

Questo Governo di destra ha paura delle persone che regalano tempo senza ottenere nulla in cambio, perché ha capito che fanno politica. Ha paura di loro, non le capisce e non le sopporta, allora le schernisce e le punisce. Nell’estate buia del razzismo i 160 voti del governo gialloverde sono 160 voti della ferocia e della vilta’  


Firmata da tutti i consiglieri del Gruppo di Maggioranza
del Comune di Reggio Emilia

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