Benvenuti rifugiati: il bando per le famiglie di Reggio Emilia

Benvenuti rifugiati: il bando per le famiglie di Reggio Emilia

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Oggi la Gazzetta di Reggio ha pubblicato il testo di una mozione che ho depositato per il gruppo PD-SEL e che discuteremo Lunedì 10 Ottobre in Sala del Tricolore. Proponiamo di creare un bando pubblico per offrire ospitalità e integrazione in famiglie reggiane dei richiedenti asilo, persone che fuggono da guerra e miseria. Iniziativa già realizzata a Milano con successo, migliora l’integrazione ma offre anche la possibilità di risparmiare sui fondi che riceviamo dall’Europa per l’accoglienza dei rifugiati e quindi liberiamo risorse da investire sulle stesse persone.

LA SITUAZIONE DEI RICHIEDENTI PROTEZIONE INTERNAZIONALE A REGGIO EMILIA 

Per il servizio di prima accoglienza di cittadini stranieri extracomunitari richiedenti la protezione internazionale sono presenti sul territorio di Reggio Emilia e Provincia 1059 beneficiari del Progetto Mare Nostrum sostenuto dal Fondo Europeo per i Rifugiati della Commissione Europea. Queste sono uomini, donne e bambini che scappano da guerre, persecuzioni e che non hanno alternativa

Sono 660 le persone ospitate nel comune di Reggio Emilia di cui 221 in struttura alberghiera, 2 in strutture di accoglienza e 495 in appartamento.

Tutti i beneficiari del Progetto hanno effettuato il primo Screening Sanitario.  Tutti hanno effettuato il primo accesso presso Centro Salute della Famiglia Straniera.  Tutte le persone possiedono il tesserino sanitario PSU.

I beneficiari degli aiuti internazionali frequentano corsi di italiano gestiti da  CEIS, Passa Parola, Città Migrante, FILEF e CTP/CPIA e classi organizzate dalla Cooperativa Dimora d’Abramo. Sono attivi diversi progetti di volontariato/socializzazione con associazioni, enti e comuni del territorio di Reggio Emilia e Provincia. A Reggio Emilia ad esempio svolgono attività di pulizia e cura delle strade dei quartieri,  manutenzione di biciclette, laboratori teatrali e musicali, ecc. ecc.

Nell’ambito dello SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) e del CAS (Centri di accoglienza straordinari) il Ministero dell’Interno prevede la possibilità di sperimentare e sviluppare iniziative complementari di accoglienza e sostegno a favore dei rifugiati e richiedenti protezione internazionale per favorirne la ri-conquista dell’autonomia e l’integrazione sociale.

L’ESEMPIO MILANO CHE VOGLIAMO ADOTTARE A REGGIO EMILIA 

Il Comune di Milano ha attivo sul territorio un progetto di accoglimento in famiglia rivolto agli ospiti dei centri SPRAR che hanno già raggiunto lo status di titolari di protezione internazionale, ottenuto il quale sono autorizzati a rimanere nelle strutture finanziate dal Ministero dell’Interno per un massimo di 6 mesi.

LEGGI IL BANDO DI MILANO CHE VOGLIAMO RIPROPORRE A REGGIO EMILIA  

Le famiglie che hanno partecipato al bando sono residenti sul territorio comunale e si sono rese disponibili a partecipare ad un piano di formazione della durata di circa due giorni, al termine del quale hanno effettuato un colloquio con lo psicologo per confrontare le motivazioni dei vari componenti della famiglia e verificare l’idoneità all’ accoglienza. Il tempo di ospitalità previsto è di 6 mesi, eventualmente prorogabili sulla base delle singole esigenze progettuali, ed è previsto un rimborso spese da fondi statali di 350 euro mensili.

L’alloggio è  localizzato all’interno del territorio comunale e deve risultare idoneo per l’utilizzo ad uso abitazione. In particolare, le famiglie ospitanti  hanno messo a disposizione una camera da letto dedicata in maniera esclusiva all’ospite/ospiti e garantiscono l’utilizzo di servizi igienico-sanitari e un arredo minimo per il deposito di abiti e beni ad uso personale.

Questa modalità di ospitalità diventa particolarmente interessante per quelle persone meritevoli che hanno già fatto un primo periodo di ospitalità nei programmi CAS e SPRAR e si avviano a percorsi completi di integrazione sul territorio.

Sempre il Comune di Milano ha valutato di espandere la chiamata pubblica per dare vitto e alloggio in convenzione con i cittadini a persone e famiglie del territorio in difficoltà economica.

PERCHE’ PROPONIAMO QUESTO BANDO E VOGLIAMO SPERIMENTARE QUESTA OSPITALITA’

Prendendo a riferimento il programma SPRAR, il costo per lo Stato Italiano a persona è di 35 euro pro capite al giorno, mentre il costo di accoglienza in famiglia è di 10,50 euro. La sperimentazione adottata a Milano ha un costo complessivo di 42 mila euro (6 mesi di accoglienza x 20 destinatari x 350 euro), a fronte dei 128.800 euro dell’ospitalità nei centri SPRAR. Le economie di spesa sono state impiegate per implementare e arricchire i servizi per l’integrazione delle persone.

In particolare, con 35€ al giorno si pagano gli affitti dei centri, i servizi e soprattutto i dipendenti. Ai richiedenti asilo arrivano solo 2,5 € al giorno. È falso dire che l’Italia dà 35 euro al giorno a ogni migrante. Inoltre tante persone del nostro territorio lavorano nell’accoglienza: dipendenti dei centri, mediatori culturali, insegnanti di lingua, operatori sociali, chi si occupa del servizio mensa o delle pulizie.

Lunedì il consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta a creare  un percorso tramite bando pubblico o manifestazione di interesse per dare la possibilità ai cittadini reggiani di ospitare richiedenti asilo politico nelle proprie abitazioni e  favorirne l’integrazione.

Il consiglio comunale esprime inoltre pieno supporto alla tutela dei diritti umani e della dignità delle persone migranti.

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LEGGI LA MOZIONE PER CREARE IL  BANDO PER OSPITARE I RICHIEDENTI ASILO IN FAMIGLIA 

 

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PER RISPONDERE AI RAZZISTI E A QUELLI DEL “NON SONO RAZZISTA MA” 

In queste ore ho ricevuto diverse minacce di violenza e addirittura di morte, lo dico ai fascisti e populisti con la più assoluta fermezza, voi e il vostro odio sociale non mi fate paura. Lunedì presenteremo e approveremo la mozione in Consiglio Comunale.

Una volta che il bando sarà attivo faro richiesta per ospitare a casa mia un richiedente asilo. A casa mia un rifugiato può entrare, non possono però entrare razzisti, leghisti e fascisti. 

Chi in politica da destra e dalle forze del populismo specula con frasi fatte per fini elettorali facendo differenze tra il disagio di  italiani e stranieri senza approfondire il tema dell’ospitalità e della situazione dei migranti è caldamente invitato a studiare. Chi non conosce come lavorano i servizi sociali di Reggio Emilia verso i nostri cittadini è pregato di approfondire. Nessuno vi obbliga a dimostrare umanità e ospitare un rifugiato in casa, cosa del resto non fate neanche per gli italiani. Non è con l’odio sociale e con gli slogan che ci si occupa di una comunità. Siete tutti invitati Lunedì pomeriggio in Sala del Tricolore per un dialogo costruttivo. 

 

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